Lavezzi sfida Ibrahimovic

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~Bufføn~™
view post Posted on 29/11/2008, 12:03




Dall’inviato
Antonio Giordano
CASTELVOLTURNO ( Caserta) E ora, San Siro: la Scala del calcio, il Santuario da profanare, il Tempio ammaliato sotto gli occhi di Berlusconi e di Moratti, con l’ammirazione d’entrambi.
Inter-Napoli, cioé Ibrahimovic contro Lavezzi, un pretendente al pallone d’oro al cospetto dell’ultimo erede di Diego, il mago ed il
pocho, il campione affermato e il campioncino in erba, il mostro dei sedici metri e quel mostriciattolo da domare con le buone e con le cattive. Si scrive Inter-Napoli però si legge (e neanche troppo tra le righe) Ibrahimovic- Lavezzi, due modi differenti di essere leader, due mondi diversi ma non distanti di essere decisivi, ognuno per sé e soprattutto per gli altri.
OPERAZIONE RISCATTO - Inter- Napoli è cominciata da un bel po’ (praticamente al triplice fischio di chiusura del 2- 2 con il Cagliari), quando lo stress agonistico e la rabbia per quella vittoria sfumata proprio sul triplice fischio spingono il pocho ad osare - come sua buona abitudine - anche dialetticamente, incurante del pericolo che produce a una partita a così alta tensione: « A questo punto, dobbiamo pensare a vincere immediatamente la prossima gara» . La Milano nerazzurra è la Capitale del calcio contemporaneo, è una sfilza di scudetti e di campioni, è il fascino d’un Mourinho sempre all’erta. E’ quel mago che sa inventare e segnare come pochi: però, alle spalle, c’è anche il Napoli, c’è un Ezequiel Lavezzi fresco d’investitura in Nazionale, c’è un attaccante che piace a chiunque e che a San Siro, giusto un anno fa, lasciò collezionare cartellini gialli in sequenza ( Samuel, Stankovic, Burdisso) a quella Beneamata presa d’infilata.
L’ONORE - Il «Meazza» è l’epicentro dei sogni di Lavezzi, è una scarica d’adrenalina a palla ferma, è lo scenario che ha esaltato il pocho
sia nel 5-2 dal Milan della passata stagione (scatto bruciante e rigore conquistato per l‘1-1; affondo irresistibile e assist per il 2-2 momentaneo di Sosa) sia nell’1-0 del mese scorso, caratterizzato dalla punizione di Ronaldinho deviata da Denis, però prima griffata da quell’indiavolato senza pause e senza paura, capace di attirare addosso a sé persino un fallo d’ammonizione di Sua Maestà Kakà.
MARADONA GUARDA - Adesso che Inter- Napoli non è una partita qualsiasi perché il gap in classifica si è assottigliato, gli occhi di mezzo mondo si sintonizzeranno sul « Meazza » , quartiere San Siro, per scorgere tra le pieghe della sfida nella sfida dettagli e particolari. Inter Napoli è la gara da non perdere per chiunque ami il calcio ed è l’appuntamento delle 15 italiane di domenica prossima per Diego Armando Maradona, spettatore dinnanzi alla tv d’una gara nella quale c’è un bel po’ della sua Argentina, compreso quel pocho che l’ha stregato per le capacità tecniche ma anche per l’umiltà e l’umanità mostrata a Glasgow. InterNapoli avrà Diego Armando Maradona tra i vip che spieranno a tutto schermo e il faccia a faccia con Ibrahimovic diviene per Lavezzi una sfida a se stesso, un ulteriore messaggio da inviare al suo Ct e al suo idolo, un’occasione da non lasciarsi sfuggire per continuare a tenere i piedi in Nazionale. Che lo show cominci.
L’aveva detto appena finita la gara col Cagliari «Ora dobbiamo pensare immediatamente a vincere la partita contro l’Inter» E l’appuntamento è anche per Diego Maradona, ct di un’Argentina che sarà ottimamente rappresentata domenica sul terreno di gioco

Fonte:Corriere dello Sport
 
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