| Gela il Chelsea: «E’ il mio periodo peggiore». Può liberarsi a 10-12 milioni
Dalla redazione
Andrea Ramazzotti
MILANO - Didier Drogba continua a mandare messaggi all’Inter e, dopo la cena di lunedì sera a Londra con i dirigenti nerazzurri ( fermi e compatti nello smentire questo incontro), in un’intervista a Sky Sports ha fatto sapere che gli ultimi sono stati i mesi più difficili della sua carriera. L’ivoriano vuole riprendersi la maglia da titolare, ma intanto il suo entourage sta lavorando all’addio a Londra e al club di Abramovich ha fatto sapere che, se non lo metterà sul mercato, a giugno Didier si avvarrà dell’articolo 17 della Fifa che consente la rescissione unilaterale del contratto versando una cifra sicuramente inferiore al valore di mercato del giocatore. Nel suo caso si aggirerebbe sui 10-12 milioni di euro. Nonostante i 30 anni, un grande affare.
CONFESSIONE Drogba è stato chiaro: «Volete sapere se questo è il momento peggiore della mia carriera? Sì, lo è certamente - ha ammesso - perché gli ultimi sei mesi sono stati terribili e molte cose cattive sono state dette su di me, ad iniziare dalla storia della monetina tirata contro i tifosi del Burnley. Io ho fatto un grave e stupido errore, ma sono stato crocifisso. Da un periodo così sono già passato e so come uscirne».
L’Inter sarebbe la più semplice della scappatoie, ma il Chelsea gli ha comunicato che non ha intenzione di venderlo a gennaio perché non vuole svenarsi per avere Luis Fabiano e Ricardo Oliveira. Ecco perché l’ivoriano punta a ritrovare una maglia da titolare a fianco di Anelka ( «Sta giocando molto bene e insieme potremmo fare grandi cose se solo fossimo schierati entrambi» il messaggio per Scolari), pur non perdendo di vista il futuro: «Quest’immagine di Drogba che c’è in Inghilterra non mi piace. Le critiche all’inizio mi ferivano, mentre ora mi interessano meno. Non sono cambiato da quando sono qua » . Di certo le sue sono parole che esprimono un disagio. E l’addio al Chelsea? Davanti ai colleghi francesi mercoledì è stato chiaro: «Dal mio comportamento in campo è evidente che sono un giocatore del Chelsea e ho un contratto fino al 2010. La cena con l’Inter? No comment. Le voci non mi interessano e voglio solo tornare al 100%. Non penso a quello che succederà il prossimo mese, figuratevi al mercato... In passato ho detto una sola volta che volevo cambiare squadra, un anno fa, dopo l’addio di Mourinho perché non c’era un’atmosfera nel club che mi piaceva e io sono uno che ha il coraggio di dire quello che pensa. L’avevo fatto nel 2006-07 dopo aver segnato 32 gol? No...» . L’ennesima conferma che qualcosa si è rotto anche se il Chelsea per ora non vuole cederlo e non si cura delle agenzie di scommesse che quotano 7 a 2 la partenza di Didier prima di fine gennaio. I compagni, da Lampard a Malouda, gli si sono stretti attorno.
INTER - La posizione nerazzurra riguardo a Drogba non è cambiata e ieri è arrivata una nuova puntualizzazione di Moratti. «In questo momento abbiamo tanti di quegli attaccanti che non siamo interessati a lui » ha detto a Sky. Il concetto è stato rafforzato dal dt Branca che ha negato di aver incontrato il giocatore lunedì a Londra. Il valore dell’ivoriano non è messo in dubbio, ma in questo momento delicato della stagione, fanno sapere da via Durini, nessuno si è sognato di incontrare un calciatore sotto contratto con un altro club. In mezzo il procuratore di Drogba che a una radio francese ha confermato l’incontro spiegando che prima di Natale ci sarà un nuovo summit. Solo una manovra per spingere il Chelsea a offrire un nuovo contratto? Presto sapremo...
Contestato, punito per il lancio della monetina, Didier è molto deluso. Se non lo cedono, ricorrerà all’articolo diciassette «Gli
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